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Immagine del redattorePavoni Valentina

Non ho proprio voglia di fare nulla, che mi sta capitando?


"Ho creato una lista.

Ho talmente tante cose da fare…

Allora, ci siamo… buoni propositi per domani.

Iniziare a dipingere, cucinare… ah potrei pure leggere… ah no aspetta ancora meglio…. Potrei iniziare a suonare la chitarra…”

Una quantità infinita di propositi.

MA POI COSA CI SUCCEDE?

Sul divano, stesi a fissare il vuoto o al massimo alla ricerca della prossima serie tv.

Se ci va bene, altrimenti a RIMUGINARE.

Rimuginare sulla situazione, su cosa si farà oggi, su cosa si farà domani o se mai riusciremo ad uscire da tale difficile momento.

Il punto centrale è che seppur rimuginare sembra essere la modalità per trovare la soluzione più efficace o sentirsi in qualche modo preparati, in realtà non ci permette di raggiungere nessun stato di sicurezza.

Ma ugualmente, in questo momento, sembra che dentro di noi ci sia un unico pensiero: “se ci penso su, magari…”.

… e così ci troviamo stanchi, affaticati e a fissare il soffitto. E con un “regalo” in più.

Un bel sacchetto di ansia.

L’ansia, rimuginando non se ne va, soprattutto nelle persone che sono convinte che potranno stare tranquille solamente quando avranno eliminato tutte le preoccupazioni dalla loro mente.


AZIONE IMPOSSIBILE DA FARE.


Ma nonostante ciò, continuiamo ugualmente a rimuginare.

“Non ho trovato una soluzione ma continuando a rimuginare rimuginerò molto meno”.

Ci troviamo dentro un circuito senza via d’uscita (un po’ come un povero criceto che gira incessante nella sua ruota all’ interno della sua gabbia).

Si proprio così, e con un conto salato da pagare: il peso sulla bilancia del costo emotivo che tale condizione ci comporta.


MA DETTO TUTTO QUESTO, IN CHE MODO TALI CONSIDERAZIONI SONO LEGATE ALLA DOMANDA INIZIALE, ossia “ho molte idee ma poi non ne inizio nemmeno una?"

o "inizio qualcosa ma poi sospendo tutto?"


Nel primo caso il nostro Sistema Nervoso Centrale sottoposto ad una situazione attuale di forte stress emotivo, limita la produzione di SEROTONINA incrementando la produzione del Cortisolo.

Cosa accade?

Ci si sente stanchi e tale stanchezza è proprio connessa allo stress e alla produzione del cortisolo che interferisce con la sintesi dell’ormone serotonina, definito anche ormone del buonumore.



Nel secondo caso accade che lo scopo di dare un’azione concreta alle attività elencate nella lista, è strettamente connesso al rimugino che è inteso come un vero e proprio propulsore necessario per agire.

Mi spiego meglio.

Il rimugino diventa una forma di autoterrorismo “tutti fanno qualcosa, mi devo impegnare anche io, chissà che non possa trovare la motivazione pensando a quello che stanno facendo gli altri, per fronteggiare la situazione che sto vivendo”.

Cosa succede?

L’attività si inizia, ma risulta molto difficile compiere due attività mentali insieme.

RISULTATO: la strategia iniziata per motivarsi finisce lasciando un altro regalo, la frustrazione.

Stanche e stanchi quindi ci rimettiamo sul divano, fino al prossimo rimugino.

Che cosa possiamo fare?

Non esiste un modo drastico per eliminare il rimugino, ma sicuramente esistono degli elementi che possono aiutare e motivare le persone a compiere le attività indicate nella propria lista personale.

Cercare uno scopo ad esempio, provando a sperimentare qualcosa di nuovo.

Lo scopo si trova “sporcandoti le mani” e non sicuramente per un processo imitativo (tutti fanno qualcosa, lo devo fare pure io). Non devono esserci termini di paragone, stai cercando il tuo scopo, che non per forza deve essere uguale a quello degli altri.

Dinanzi alla situazione attuale che stiamo vivendo viene semplice pensare di non avere il controllo sulla nostra realtà. Arrenderci sembra l’unica modalità, per evitare ciò, dovresti riappropriarti del tuo controllo, ad esempio decidendo in massima autonomia cosa come quando e con chi fare l’attività scelta, ti porterà ad avere un maggiore controllo sulla tua vita in una realtà che attualmente ti mette a dura prova.


Raccontami come ti sei sentit* nel leggere queste righe, e se posso esserti d’aiuto, per approfondire alcuni aspetti, non esitare a contattarmi.

Dr.ssa Pavoni Valentina

3474659447

pavoni.valentina@gmail.com

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