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Immagine del redattorePavoni Valentina

Azioni di giardinaggio: il concime della resilienza




Quante volte abbiamo sentito parlare di RESILIENZA?

La storia etimologica si rifà al latino: resiliens-entis, derivato dal verbo resilire, ossia rimbalzare.


Mi piace pensare al significato intrinseco ad alcune parole e al loro legame con altri mondi.


Nell’ambito della scienza dei materiali, “resilienza” indica la proprietà che hanno alcuni elementi di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione.


In biologia e in ecologia la resilienza esprime la capacità di un sistema di ritornare a uno stato di equilibrio in seguito ad un evento perturbante.

Quando pensiamo ad uno stato di equilibrio, cosa ci viene in mente?

Probabilmente sensazioni di serenità, tranquillità, in ogni caso sensazioni piacevoli.

Ci godiamo con gioia il nostro obiettivo raggiunto, il nostro orticello ricco di frutti.


Il processo di raggiungimento di equilibrio (e quindi godersi un bell’orticello) non è solo il fine, ossia il raggiungimento di quell’obiettivo, ma come si è riusciti ad arrivarci, quali strumenti e azioni si sono messe in atto per superare un eventuale evento perturbante (sensazioni ed emozioni negative provate) per quindi raggiungere l’obiettivo stesso.

Vi sarete domandati… come si fa a raggiungere un obiettivo?

Avere un bell’ orticello ricco di frutta e verdura?

· Definire i nostri obiettivi in base ai nostri valori di riferimento,

· Decidere quali strumenti utilizzare per dedicarsi alla cura del nostro orticello,

· Prestare attenzione a come si maneggiano tali strumenti (intensità, mobilità..),

· Non mettere in atto tentativi di controllo delle proprie emozioni (che reputiamo negative).

Come ogni orticello, possono presentarsi delle erbacce indesiderate che nasceranno e che ti porteranno a perdere la tua attenzione dall’obiettivo.


Ricordati sempre di annaffiare, di non farti travolgere dal pensiero delle erbacce, ma continua a pensare che il tuo obiettivo resta la centralità per il tuo orticello.

Le erbacce, vanno e vengono, le tue piantine o i tuoi fiori dipendono da te.

Le tue azioni fanno la differenza.

Non possiamo continuare a lottare con le nostre emozioni, quelle emozioni che reputiamo più negative (come le erbacce), ma impariamo a viverle come parte della nostra esistenza e ricordandoci di non perdere di vista il nostro orticello, ossia di annaffiarlo e farlo crescere.

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